Trama One Piece
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Trama One Piece
Trama One Piece
Qui viveva Monkey D. Rufy, un ragazzino con un sogno: diventare un giorno un pirata. In quel periodo il villaggio era frequentato da una banda di pirati alquanto “bizzarra”; non erano certo dei malfattori, anzi trascorrevano le giornate presso la locanda del paese bevendo e facendosi scherzi goliardici vicendevolmente. Rufy, con insistenza, chiedeva loro ogni giorno e più volte al giorno di prenderlo con loro sulla nave, ma il capitano, Shanks il Rosso, ogni volta rifiutava oppure lo prendeva in giro.
Fu durante uno di quei pomeriggi che per dimostrare il proprio coraggio il ragazzino si ferì sotto l’occhio, procurandosi quella cicatrice così caratteristica e mangiò, per errore, un frutto del diavolo, quello dell’albero Gom-Gom; ma quello stesso giorno una banda di masnadieri aveva fatto irruzione nel villaggio e si era fatta beffa di Shanks e della sua ciurma, che non reagirono alle angherie di codesti individui. Rufy, che vedeva nei pirati un esempio ed un modello da seguire, si arrabbiò molto e si sentì tradito dai suoi “eroi”.
Trascorsero alcuni giorni, quando i masnadieri tornarono nel villaggio. Essi trovarono presso la locanda solo la padrona, Makino, e Rufy, intenti a discutere di quanto successo l’ultima volta (Makino cercava di spiegare al ragazzino che Shanks e gli altri, non reagendo alle provocazioni dei masnadieri, avevano dimostrato di essere più “veri uomini”, che se invece avessero ceduto). Tuttavia Rufy era irruento ed avventato, come solo i ragazzini sanno essere, e per questo motivo attaccò briga con i masnadieri, cadendo nel loro trabocchetto.
Venne rapito e rapidamente la notizia si sparse per il villaggio, fino ad arrivare alle orecchie dei pirati. La banda di Shanks il Rosso scese in campo per difendere un amico, il piccolo Rufy.
In pochi attimi i masnadieri furono sgominati e non restava nient’altro che il loro capo con in ostaggio il ragazzino che sfruttò il proprio asso nella manica e si allontanò in una nuvola di fumo e polvere . Una volta in mare decise di sbarazzarsi di Rufy e lo gettò in acqua, non curante che da quelle parti dimorasse un mostro marino. L’intervento di Shanks fu nuovamente provvidenziale: facendosi scudo con il proprio corpo salvò Rufy dalle fauci della bestia, tuttavia un grave prezzo dovette pagare per quel gesto: il braccio sinistro in cambio di una vita.
Rufy comprese in quei pochi istanti tutto ciò che aveva già cercato di dirgli la proprietaria della locanda, Makino: un “vero uomo” agisce solo per le cose importanti, come gli amici, e non per orgoglio.
E così venne il tempo per la Ciurma di Shanks di salutare il piccolo villaggio di mare ed il giovane Rufy. Il ragazzino, con gli occhi gonfi di lacrime, gridò loro che sarebbe diventato il “Re dei Pirati” e per tutta risposta il pirata gli donò il proprio cappello delle grandi occasioni, un cappello di paglia, dicendogli che un giorno, quando li avesse superati, avrebbe potuto restituirglielo.
Fu così che tutto ebbe inizio, oltre dieci anni fa.
Furono questi gli eventi che segnarono per tutta la vita Monkey D. Rufy. Chissà, forse proprio grazie a queste premesse, un giorno quel ragazzino, “irruento ed avventato”, riuscirà a diventare realmente il Re dei Pirati.
Passarono dieci anni e Rufy fu finalmente pronto ad intraprendere il suo viaggio alla ricerca dell’One Piece, il mitico tesoro di Gold Roger, il Re dei Pirati.
Come prova del fuoco Rufy, dotato dei poteri del frutto di Gom-Gom, sfidò il mostro marino che anni prima stava per ucciderlo e lo sconfisse con un unico pungo: il Gom-Gom Pistol.
Il viaggio lo portò ad incontrare e conoscere tante persone, a fare esperienze grazie alle quali crebbe.Si imbattè nello sfortunato Koby, capitato per errore sotto il giogo della perfida Albida. Fece la conoscenza di Zoro presso una base della marina militare, dove si era recato per aiutare il nuovo amico a conseguire e concretizzare il proprio sogno: diventare un ufficiale della marina. Scoprì che esistono tanto i tiranni quanto coloro che ne sfruttano il timore, così come la capacità delle persone di mentire nella maniera più subdola. Svelando uno di questi inganni, Rufy si fece amico Roronoa Zoro, colui che voleva diventare lo spadaccino numero uno al mondo.
Nacque così l’accoppiata del Re dei Pirati e lo Spadaccino più forte.
Il viaggio proseguì. Rufy salutò Koby e ripartì con Zoro. Incrociarono la strada del pirata Baghy, detto il Clown; contemporaneamente i due conobbero la ladra Nami ed impararono, da un cane, Shu-Shu, che esistono cose per cui lottare a costo di qualunque sacrificio, per le quali si può anche morire…
A questo punto il viaggio alla ricerca dell’One Piece li chiamava ed i tre ripartirono. Questa volta la loro rotta li portò sull’isola dove viveva il più grande bugiardo di tutti i tempi, Usop o per meglio dire il Capitano Usop, dai mille seguaci, che in realtà erano solo tre bambini. E quando si dice che il Fato gioca strani ed imprevedibili scherzi, spesso si ha ragione, poichè si dà il caso che Usop fosse il figlio di Yasopp, l’esperto tiratore della Ciurma di Shanks; ma oltre a ciò il Fato intervenne affinchè i giovani pirati venissero a sapere fortuitamente di un inganno e di un piano tanto subdolo, quanto senza scrupoli che stava venendo perpetrato da alcuni anni.
Grazie però alla determinazione tanto dei pirati, quanto del “bugiardo del paese”, Rufy ed i suoi amici (vecchi e nuovi) riuscirono ad ostacolare l’atto finale del terribile piano di Capitano Kuro; il tutto senza che il villaggio ne risentisse o percepisse il pericolo, facendo così dilagare il panico. Al termine di una durissima battaglia sulla spiaggia, la Ciurma di Cappello di Paglia riprese il mare, con un nuovo acquisto. Presto però i quattro ragazzi realizzarono una cosa vitale per ogni viaggio in mare: il cibo, le scorte di esso e la sua ottimizzazione. Senza un cuoco è impossibile intraprendere qualcosa di diverso da una semplice traversata; senza un cuoco non si poteva sperare di intraprendere la Rotta Maggiore. Tuttavia, proprio perchè senza un abile regista della cucina è impossibile compiere un adeguato viaggio marittimo, esisteva un ristorante galleggiante: il Baratie.
Monkey D. Rufy qui fece la conoscenza di diverse persone, da Zef dai piedi rossi (un pirata temibile ora ritiratosi) fino a Patty e Carne (due cuochi molto sui generis), ma soprattutto, dopo numerose vicissitudini, Cappello di Paglia trovò l’ultimo “tassello” per la sua Ciurma, Sanji il cuoco.
Ora colui con il sogno di diventare il Re dei Pirati era in grado di affrontare ogni pericolo che si sarebbe potuto manifestare sulla Rotta Maggiore; era pronto a partire. Ma prima che potessero raggiungere e superare la Reverse Mountain, altre insidie li attendevano, insidie che li avrebbero fortificati ed uniti fraternamente.
Che il viaggio abbia inizio….
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